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Mazda ha annunciato l’approdo, sul mercato italiano, della sua nuova CX-3, il Suv dalle forme eleganti, ergonomiche e dalla bellezza unica, il quo obiettivo è quello di di inondare il mercato dell’auto di segmento B con un prodotto concepito per essere un crossover urbano. Il Mazda CX-3, a detta del mercato, sarà una vera e propria ondata di novità, con l’interesse dei clienti italiani e non solo che sta salendo vertiginosamente. Design al top, ma non solo Sicuramente l’aspetto estetico è stato uno dei cavalli di battaglia per l’azienda giapponese con sede a Hiroshima negli ultimi periodi, tanto che il Cx-3 ha anche ricevuto il prestigioso premio Red Dot Design quale migliore vettura con il miglior aspetto estetico, ma non solo. L’armonia delle forme e la bellezza delle stesse sono state un fattore determinante per il successo della marca giapponese, che ora spera di ottenere lo stesso riscontro anche sul mercato. Qualità costruttiva Eccellenza del design, con la purezza delle linee tipica della filosofia KODO, ma non solo. Il CX-3 può vantare anche un’eccezionale qualità costruttiva, con acciai ad altissima resistenza che rende la vettura molto più sicura. Senza dimenticare il prezzo, che sarà sicuramente competitivo per una vettura che vuole inserirsi comunque all’interno del mercato dei prodotti esclusivi e premium. Non è stato ancora comunicato, ma quello che si sa è che sarà molto, molto competitivo. L’attesa è spasmodica L’attesa per questo nuovo Suv ha conquistato tutti e mai in Italia si era registrato un così alto interesse per una vettura dell’azienda di Hiroshima. Sulla carta, dunque, il Mazda CX-3 ha un futuro roseo, in quanto cocktail di eleganza, sportività, tecnologia e qualità. Non resta che attendere l'approdo negli show-room italiani per gustarci tutto il piacere di guida di questo nuovo, attesissimo, Suv.

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Le auto elettriche stanno prendendo sempre più piede: esse permettono di risparmiare sul carburante e fare del bene all'ambiente, riducendo l'inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto privati. C'è però spesso la difficoltà di trovare stazione di ricarica per la propria autovettura: Route 220 è un'app che si pone l'obiettivo di segnalare sulle mappe tutte le stazioni ricarica presenti sul territorio, indicando anche servizi o punti di interesse nelle immediate vicinanze. Route 220: un app di pubblica utilità Route 220 è, prima di ogni altra cosa, un app molto utile per chi viaggia con un auto elettrica. La limitata autonomia di questo tipo di vettura obbliga i conducenti ad essere costantemente informati sulle postazioni di ricarica per auto elettriche. Tramite l'applicazione o tramite la mappa sul sito internet potrete vedere tutte le stazioni di ricarica con informazioni utili come l'orario di apertura o il tipo di voltaggio supportato. Ideale per programmare un viaggio in tutta serenità offre maggiore garanzia ai conducenti che possono, in questo modo, programmare deviazioni e percorsi. L'app permette di essere aggiornati in tempo reale e, in caso di emergenza, basterà connettersi con il proprio telefono per trovare la stazione più vicina. Incentivare l'utilizzo di auto elettriche L'applicazione Route 220 ha anche uno scopo "sociale" ovvero quello di incentivare l'utilizzo di auto elettriche e l'installazione di un maggior numero di colonnine per chi decide di utilizzare questo tipo di energia per la propria autovettura. Sulla mappa è infatti possono essere segnalati tutti quegli esercizi che decidono di installare una stazione di ricarica. In questo modo essi riceveranno nuovi clienti in cerca di un servizio che non tutti, in Italia, ancora propongono. Lo scopo è quello di aumentare il numero di stazioni e, di conseguenza, l'utilizzo della macchina elettrica che è una scelta ecologica e intelligente da effettuare per il bene del pianeta. L'app è scaricabile gratuitamente ed è disponibile per sistemi operativi iOS e Android.

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La nuova Opel Astra farà il suo debutto ufficiale nel corso del prossimo Salone automobilistico di Francoforte, in programma a settembre 2015 nella città tedesca. La compatta della marca teutonica sarà una delle novità più attese del mercato, visto che si presenta con un equipaggiamento tecnologico di primo spessore e con addirittura 200 kg di peso in meno rispetto alla sua versione precedente. “Con la nuova Opel Astra debutta l’era del guidatore perfettamente integrato nella vettura – le parole di Marc Schimdt, responsabile dell’ingegnerizzazione dei veicoli Opel - ciò si verifica per effetto di una posizione di guida ottimale, una seduta ergonomica, una disposizione dei comandi primari e secondari semplificata, una razionalizzazione del volante multifunzione”. Nuova generazione, vecchia affidabilità Opel lancia sul mercato dunque la versione numero undici della Astra, una delle vetture più vendute al mondo e punto di forza per la Marca tedesca. Nella storia, in totale, è stato calcolato che sono stati oltre 24 milioni gli esemplari di Kadett e Astra venduti. Numeri che fanno girare la testa ma che meglio spiegano come sia diventata una vettura di uso comune l’Astra e come abbia conquistato i cuori di tutti quanti. La nuova Astra si basa su un’architettura nuova e leggera e sarà alimentata solo da propulsori di ultima generazione. 80 anni di storia e successi Il modello più venduto nei 79 anni di auto compatte Opel è stata la Astra F, commercializzata dal 1991 al 1997. Il nuovo modello portò in tutta Europa il nome Astra già utilizzato nel Regno Unito e superò i 4,1 milioni di unità vendute. Prossime alla soglia dei quattro milioni anche la Kadett E (3,8 milioni) e la Astra G (3,95 milioni).

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Novità per tutti gli automobilisti italiani, visto che dall’1 luglio è entrato in vigore l’attestato di rischio elettronico. L’obiettivo, ovviamente, è quello di cercare di ridurre il più possibile l’evasione assicurativa, tramite quella che viene definita la dematerializzazione del contrassegno assicurativo, che verrà applicata dal 18 ottobre. Il grido dell’Ania Il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, durante l'assemblea nazionale dell'associazione, ha ribadito: “In Italia si stima circolino 3,9 milioni di veicoli senza copertura - l’allarme lanciato dal numero uno dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici - è un fenomeno che si riflette su tutti gli assicurati, che debbono pagare un sovrapprezzo destinato al Fondo Garanzia per risarcire gli incidenti causati dai non assicurati”. La procedura che regola l’entrata in vigore dell’attestato di rischio elettronico è semplice: il cliente finale, oltretutto, non dovrà fare nulla, visto che il processo è quasi tutto a carico delle compagnie. L’utente dovrà solo aspettare comunicazioni e accertarsi di aver ricevuto il documento digitale. L’attestato di rischio oggi Oggi l’attestato di rischio è quel documento che viene rilasciato di norma ogni volta che termina un’annualità assicurativa da parte della compagnia assicuratrice e che certifica il numero dei sinistri provocati dall’assicurato negli ultimi cinque anni. Serve come riferimento se un cliente vuole passare da una compagnia ad un’altra. Viene indicata, infatti, anche la classe di merito di provenienza e quella assegnata per l’anno successivo. Cosa cambia Dal 1 luglio 2015 gli assicurati non riceveranno più l’attestato di rischio cartaceo a casa, ma lo ritroveranno digitale in un’area dedicata sul sito web della propria compagnia assicurativa. Non cambia nulla, invece, per quanto concerne le tempistiche: il cliente riceverà infatti l’attestato di rischio 30 giorni prima della scadenza del contratto. Anche qui, come sempre, se un cliente vorrà rescindere dal contratto assicurativo con la sua compagnia basterà inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno entro 15 giorni dalla scadenza del contratto stesso.

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La nuova MINI Clubman farà il suo esordio in anteprima tra poco più di un mese in occasione del Salone di Francoforte 2015. Sono diverse le novità che porterà in dote la vettura del marchio britannico che nel modello di serie terrà fede a diversi aggiornamenti messi in mostra con il concept presentato al Salone di Ginevra dello scorso anno. Le dimensioni da utilitaria e le due porte e mezzo saranno solo un lontano ricordo per quella che viene considera la station wagon di casa Mini. La nuova Clubman infatti assumerà le sembianze di una vera quattro porte con il bagagliaio che invece conferma la tradizione MINI e si presenta con la classica apertura “ad armadio” con le due portiere posteriori. Dunque differenze minime tra la MINI Clubman MY 2016 che andrà in produzione e la versione concept vista più di un anno fa. La nuova Clubman ha modificato la maniglie delle porte, l’apertura sui passaruota, le alette verticali ai lati dello spoiler e l’impianto di scarico con un solo terminale, mentre due terminali li troveremo sulla versione Cooper S. Spazio negli interni e dimensioni quasi da segmento C, la nuova MINI Clubman andrà all’attacco del mercato con misure decisamente più importanti rispetto al modello attuale. La vettura infatti avrà circa 25 centimetri in più in lunghezza e crescerà anche in larghezza, oltre a ridurre l’altezza da terra. A fare da base strutturale alla nuova MINI Clubman ci sarà la piattaforma UKL. Per quanto riguarda invece le motorizzazioni la Casa britannica opterà per offrire gli apprezzati propulsori della gamma delle MINI Cooper e Cooper S, vale a dire i tre cilindri 1.5 litri da 136 CV benzina e da 116 CV diesel, insieme ai più potenti 2.0 litri da 170 CV e 192 CV. L’appuntamento per scoprire la nuova Clubman è per il 15 settembre 2015, giorno d’apertura del Salone di Francoforte.

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La prima auto a marchio Infiniti del segmento delle compatte, la Infiniti Q30, farà il suo debutto mondiale in occasione del Salone Internazionale dell’Auto di Francoforte, in programma nella città tedesca dal 17 al 27 settembre prossimi. La Q30 rappresenterà una rottura importante e progettata a priori per tutta la clientela Infiniti, finora abituata ad un certo standard di vetture. Sarà un mezzo più urbano, con caratteristiche di guida e dinamicità comunque tipiche di una vettura Infiniti. Queste, però, andranno ad unirsi a delle finiture artigianali e ad interni che puntano molto sulla rivisitazione di un design comunque di primissimo piano. Una svolta epocale La nuova Infiniti Q30 sarà dunque una vetture che segnerà una svolta epocale per il marchio. Arriva sul mercato a due anni esatti dalla sua “prima”, quando ovviamente era ancora un concept, avvenuta sempre a Francoforte ma nel 2013. “Il design è un pilastro fondamentale per Infiniti e la nuova compatta Q30 denominata “Active” riflette alla perfezione il nostro approccio - le parole di Roland Kreuger, Presidente di Infiniti - la Q30 Active trasmette quel design distintivo, quella dinamica di guida e quell’ individualismo che i nostri clienti si aspettano da una vettura di Infiniti. Entrando, per la prima volta, nel segmento delle vetture compatte, proseguiamo come promesso nell’offerta di nuovi prodotti, proponendo un’ampia gamma di scelte ai nostri perspicaci clienti”. La partnership Damiler-Renault-Nissan Ulteriori informazioni verranno rilasciate in prossimità dell’inizio del Salone di Francoforte. La casa non si è espressa, ma è chiaro che la partnership del gruppo Renault-Nissan con Daimler aiuterà molto la nuova Q30, che di fatto andrà ad utilizzare il pianale della Mercedes Classe A. Probabile che condivida con l’auto della Stella anche una buona parte dei componenti, dei motori e dei cambi, compreso il 1.5 dCi di origine Renault già presente sulla classe A.

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Lo smartphone in auto può rivelarsi uno strumento piuttosto utile. Si pensi, ad esempio, alle app che aiutano a conoscere la situazione del traffico sul percorso che abbiamo intenzione di intraprendere. Aiutano a farsi un'idea sul tempo reale di percorrenza, ed eventualmente, a trovare un'alternativa. Senza questi utili strumenti viaggiare in auto può rivelarsi un incubo. Ecco le migliori app per conoscere lo stato del traffico ed evitare code e ingorghi. Google Maps Google Maps sicuramente una delle app più conosciute e utilizzate e, nei telefoni Android, si trova già installata nel proprio dispositivo. Le ultime versioni sono state aggiornate con la modalità traffico che segnala visivamente sulla mappa la situazione. Nel colore verde sono indicate le strade libere, con il giallo le strade con qualche rallentamento ed in rosso quelle con traffico intenso da evitare. Waze A differenza degli altri navigatori Waze usa il supporto degli utenti per registrare il traffico. Tutti gli iscritti possono, durante il loro tragitto, segnalare incidenti, code, ingorghi o rallentamenti: dopo una verifica del sistema la segnalazione diventerà attiva e tutti potranno usufruire dell'informazione. Prima di partire date uno sguardo al tragitto con questa applicazione: avrete subito chiara la situazione. VAI di Anas Se volete essere aggiornati in tempo reale sulle notizie Anas l'App VAI è la soluzione vincente. Qui troverete gli aggiornamenti in tempo reale che potranno essere consultati in maniera rapida e tempestiva. Il sistema di geolocalizzazione permetterà di personalizzare le notizie in base alla posizione dell'utente. TomTom Il più noto navigatore satellitare ha realizzato anche un'applicazione per smartphone che, oltre a condurre a destinazione tramite il sistema di navigazione, utilizza anche la connessione internet per aggiornare le mappe con il traffico reale. Ottime le indicazioni sul ritardo accumulato percorrendo un determinato percorso: potrete valutare voi stessi quale sia la scelta più conveniente.

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Per spostarsi e raggiungere le mete delle vacanze estive tanti italiani scelgono l’auto come mezzo di trasporto, soprattutto quando tra luoghi di partenza e di destinazione non ci sono troppi chilometri da fare. In particolar modo durante i week-end estivi le autostrade italiane diventano un lungo serpentone di persone e famiglie in viaggio verso il mare e le località vacanziere. Ma per viaggiare in sicurezza con la propria auto ed evitare spiacevoli imprevisti che potrebbero rovinare le tante agognate ferie è bene ricordarsi di effettuare una serie di controlli sulla propria vettura prima di caricare i bagagli è mettersi in viaggio. Ma cosa bisogna controllare sulla nostra auto per poter stare tranquilli? Attenzione agli pneumatici Una delle prime cose da controllare è lo stato degli pneumatici dell’auto. Premettendo che bisogna montare le gomme estive, le uniche che garantiscono un comportamento efficace e sicuro (spazio di frenata, attrito e stabilità) con le temperature elevate, va monitorato complessivamente lo “stato di salute” del pneumatico. Bisogna assicurarsi che il battistrada non sia troppo consumato, che sulla gomma non ci siano danni (tagli, usure più accentuate, ecc.) e soprattutto è da controllare la pressione degli pneumatici. Viaggiare con pneumatici sgonfi ne riduce l’efficienza e la sicurezza, oltre ad aumentarne l’usura e il consumo di carburante, al contrario se eccessivamente gonfi questi non garantiscono l’adeguata tenuta di strada. Dunque prima di partire meglio fare un salto dal gommista per un check-up completo degli pneumatici e per gonfiarli con la giusta pressione. Freni, illuminazione e indicatori di direzione Oltre alle gomme ci sono altri componenti dell’auto da controllare. Tra questi c’è l’impianto frenante, in particolar modo l’usura di pastiglie e dischi (soprattutto su auto che hanno percorso tanti chilometri). Altri aspetti da controllare sono il corretto livello dell’olio motore, del liquido refrigerante, così come del liquido per il parabrezza, assicurandosi che i tergicristalli funzionino correttamente nella pulizia del parabrezza. Inoltre va controllato anche il corretto funzionamento di tutte le luci dell’impianto di illuminazione, così come quello degli indicatori di direzione. E’ bene poi accertarsi di avere sempre con sé in auto il kit di sicurezza con triangolo e giubbino catarifrangente (obbligatori), ancora meglio se accompagnati da torcia e cassetta di pronto soccorso.

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Lo smartphone, se usato impropriamente, può essere uno strumento pericoloso per i conducenti. C'è da dire però che un utilizzo intelligente può rendere il vostro telefono uno strumento particolarmente utile in viaggio. Un esempio è fornito dalle app che permettono di individuare le postazioni autovelox e tracciare una sorta di mappa particolarmente utile per chi ha intenzione di viaggiare in auto. Gli autovelox sono strumenti utili. A volte, però, l'assenza di adeguata segnaletica può trasformare questi strumenti in un pericolo per gli automobilisti. Vediamo quali sono le principali app anti autovelox oggi disponibili. Autovelox Italia - CamSam Questa applicazione fa il suo dovere segnalando gli autovelox che il guidatore incontrerà sul suo percorso. L'applicazione funziona in background e può essere usata, quindi, anche contemporaneamente al navigatore satellitare per un servizio veramente completo. Waze È sicuramente la più famosa tra le app di navigazione per gli smartphone. Waze contiene anche la funzionalità di segnalazione degli autovelox: l'interazione degli utenti permette la segnalazione degli autovelox mobili o di quelli di recente installazione. iCoyote Il funzionamento è del tutto simile a quello di Waze con l'applicazione che prevede la possibilità per gli utenti di effettuare le proprie segnalazioni. Interessante la segnalazione dei limiti di velocità e delle zone a traffico limitato. L'applicazione è compatibile anche con Apple Watch e, dopo un periodo di prova gratuito di un mese, ha un costo di circa 4 euro al mese. TomTom Italia Oltre agli apparecchi di navigazione satellitare TomTom è anche un applicazione (a pagamento) per smartphone. Il costo è una tantum di 34.99 euro ed ha l'importante possibilità di essere utilizzata senza connessione internet. È l'unica nel suo genere ad avere questo tipo di funzionalità. Autovelox! Questa app è un archivio di tutti gli autovelox presenti sul territorio nazionale. Una parte specifica è dedicata al servizio Tutor con indicazione della velocità media con avviso di superamento della velocità dinamico.

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La nuova Suzuki Vitara è un SUV campione di ecologia e sicurezza, ma non solo. Giunto alla sua quarta generazione, è l’auto due o quattro ruote motrici capace di consumi ed emissioni record, e primo SUV compatto a conquistare le 5 stelle nei nuovi test EuroNCAP. Per l'azienda giapponese, dunque, un nuovo prodotto che sicuramente farà impazzire il mercato: qualità e affidabilità nipponica, unita ad uno stile senza precedenti. Progettazione totalmente nuova La nuova Vitara edizione 2015 è frutto di una progettazione totalmente nuova, che reinterpreta la filosofia vincente della prima versione di questa auto, che data addirittura 1998, esaltando stile, praticità e performance. Una quarta generazione di tutto rispetto. Le motorizzazioni sono da urlo: la Vitara è proposta nelle versioni 1.6 diesel e benzina, 2WD oppure 4WD ALLGRIP, negli allestimenti V-COOL e V-TOP, anche con tetto panoramico Star View. Ad ognuno la sua Vitara, perché il nuovo SUV Suzuki offre tantissime possibilità di personalizzazione, con 5 colorazioni a tinta unita e 6 Bi-Color con esclusive finiture interne ed esterne contenute nel pacchetto V-MORE. Due o quattro ruote motrici La Vitara in versione 2WD nasce dalla volontà di proporre un’auto adatta alle esigenze del grande pubblico, che coniughi la praticità ed il comfort caratteristici del SUV compatto Suzuki 4.0 con la massima efficienza. La Vitara DDiS 2WD consuma solo 4,0 l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 106 g/km. I propulsori sono moderne unità 1.6 diesel (D16AA) e benzina (M16A), dotate della funzione Start&Stop di serie e conformi alle severe normative Euro 6. Nella versione a gasolio con trazione integrale 4WD ALLGRIP, il SUV Suzuki si attesta come l’auto a 4 ruote motrici con le emissioni di CO2 più basse del mercato italiano: soli 111 g/km, inferiore anche ai valori delle vetture utilitarie (auto ibride escluse), e consumi pari 4,2 l/100km. Un dato da non sottovalutare, in quanto il rispetto ambientale è ormai all'ordine del giorno.  

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